Vita di lusso, piaceri sfrenati, sregolatezza, vivevano così quelle che in antichità erano conosciute come donne di piacere, ovvero le prostitute di una volta, le donne che oggi chiamiamo escorts; la differenza tra allora ed oggi è che anticamente la prostituzione era parte integrante della vita di tutti i giorni, ed il mestiere di prostituta godeva di tutt’altra considerazione rispetto ad oggi. La storia ci racconta addirittura di paesi interi le cui sorti sono cambiate grazie proprio alle donne di piacere, quasi tutte morte in disgrazia e miseria dopo essere state ‘socialmente utili’ durante tutta la loro carriera.
Anche se, come ben sappiamo, la prostituzione viene considerata da tutti ‘il mestiere più vecchio del mondo’ perché se ne trovano tracce già nella Mesopotamia dell’impero babilonese (secolo XVIII a.C.), è stato il periodo greco-romano a lasciare la maggior parte di testimonianze sull’arte della prostituzione. Fu infatti il politico e poeta greco Solone ad istituire il primo bordello, e lo fece ad Atene nel secolo VI a.C, investendo poi i guadagni dell’attività per costruire un tempio dedicato ad Afrodite. La prostituzione diventò una professione sempre più diffusa, e nell’antica Roma fu resa pubblica e legalizzata; nacque così una nuova figura professionale, quella della meretrice.